Luoghi di culto

Chiesa di S. Bartolomeo

Indirizzo: Via Fontana – San Bartolomeo Val Cavargna (CO)
Epoca di costruzione: 1919 – 1939
Condizione giuridica: proprietà ente religioso cattolico

Sorge su un poggio che si affaccia sulla valle. Davanti si snoda una scalinata, di 70 gradini a riquadro, che immette al portone centrale, ai lati i muraglioni sostengono il sagrato. Fu terminata e consacrata il 13 luglio 1938 dal cardinale Schuster. L’epigrafe della lapide di marmo bianco, si trova murata all’interno.

Ha tre altari: il maggiore, della Beata Vergine della Cintura e di S. Antonio da Padova. In quest’ultimo sono conservate due statue lignee del XVII secolo di S. Rocco e di S. Sebastiano. All’interno ornano le pareti cinque affreschi strappati da abitazioni del paese: a sinistra, entrando, spicca un trittico quattrocentesco co al centro la Madonna in trono e il Bambino con a sinistra S. Giovanni Battista e a destra S. Rocco. Sulla parete di fronte S. Antonio da Padova inginocchiata che riceve il Bambino Gesù, ai piedi della Vergine i donatori (secolo diciassettesimo). Esposta accanto al presbiterio, a destra di chi guarda l’altare maggiore, si trova la tela “La Sacra Famiglia con S. Carlo” del 1633. Sul lato opposto della chiesa è ubicato un quadro raffigurante S. Antonio da Padova con i santi Stefano e Giacomo Apostolo, del pittore Antonius Clodensis del 1652. Recenti sono le due vetrate dell’abside e quella che campeggia sulla facciata della chiesa, opere del pittore Eugenio Rossi. Accanto alla parrocchiale si erge il campanile, arieggiante lo stile romanico, in cui è infissa una lapide recante la data 18 agosto 1626


Campanile della Chiesa di S. Bartolomeo

Indirizzo: Via Fontana – San Bartolomeo Val Cavargna (CO)
Epoca di costruzione: 1626
Condizione giuridica: proprietà ente religioso cattolico


Oratorio di Santa Margherita 

Le notizie più antiche dell’oratorio di S. Margherita risalgono all’inizio del ‘600. il decreto del Cardinale Federico Borromeo, emanato nel 1606, lo denota già vecchio di parecchie decine di anni. Nel 1640 riutilizzando il materiale della demolizione, fu ricostruito e due anni dopo doveva essere terminato. Lo si può dedurre dalla tela del 1642 che tuttora fa da pala all’altare. Il quadro di notevoli dimensioni, denota una certa tipologia artigianale dell’autore. A fianco due tele raffiguranti S. Pietro e S. Paolo.


Chiesa di San Rocco

La chiesetta, lunga circa 10 metri, monoabsidale, coperta da una volta a botte, è la più antica del paese; s’ignora l’epoca precisa della costruzione. Nel catino dell’abside affrescato, spicca Gesù seduto in atto benedicente, mentre nei due spicchi laterali fanno capolino teste di angeli del sedicesimo secolo. Sulla parete semicircolare dell’abside si notano due riquadri: quello centrale è forse del ‘500; le figure di quello a sinistra potrebbero essere attribuite alla fine del quattordicesimo e inizio quindicesimo secolo. E’ in parte decifrabile un graffito che ci tramanda una data sicura: anno 1586. A destra guardando il presbiterio, sulla lesena che separa quest’ultima dall’abside, è ben conservato un dipinto rievocante un episodio della vita di S. Eligio; dopo i restauri è riaffiorata una data: anno 1520.


Regina dei Monti (Località Rus di Vora)

Questa chiesetta, dedicata a Maria Regina dei Monti, è stata costruita sopra Rus di Vora, da essa è possibile ammirare tutta la Val Cavargna da San Lucio fino a Lugone.


Chiesa di Maria Ausiliatrice (Località Oggia)

Costruita nel 1948 è una chiesetta a capanna, con abside semicircolare, finestre goticheggianti; è posta ai piedi dell’abitato di Oggia su un accentuato pendio e domina la valle con la sua facciata. Nell’abside dell’oratorio è collocata la statua della Madonna.